Montalcino è molto cambiata dalla prima metà degli anni '80, periodo che, confrontato retrospettivamente con la vita febbrile di oggi, appare di una calma bucolica. La superficie vitata era notevolmente più piccola, il numero di produttori di Montalcino è molto cambiata dalla prima metà degli anni '80, periodo che, confrontato retrospettivamente con la vita febbrile di oggi, appare di una calma bucolica.

La superficie vitata era notevolmente più piccola, il numero di produttori (rispetto ai duecento del periodo attuale) solo una frazione di quelli ora presenti sul mercato, delle orde di visitatori neanche l'ombra, e il numero di enoteche e gastronomie – virtualmente un indirizzo sì e uno no – sarebbe stato inconcepibile per i cittadini di qualche decennio fa. Montalcino, in breve, ha vissuto un boom incredibile, ma certi punti sono rimasti costanti. Uno è la presenza, e in posizioni di alta visibilità, di certe case chiave, molte delle quali possedute da residenti, le cui radici attraversano molte generazioni. Non sempre questo nucleo era impegnato nel vino – piccole proprietà, professionisti affermati, che non avevano alcun interesse all'epoca a lanciarsi in un'impresa che prometteva solo riconoscimenti ma compensi limitati – dato che le bottiglie non si avvicinavano minimamente ai prezzi di oggi.

E qui entrano nel quadro Giulio e Mirella Salvioni: una coppia nota a Montalcino, entrambi professionisti in altri settori, proprietari di un piccolo appezzamento di terra, nient'altro che potenziali vignaioli. Ma la decisione di lanciarsi nell'impresa fu presa nel 1985, con risultati incredibilmente eccellenti, grazie al contributo di un giovane e brillante enologo, Attilio Pagli, e il 1987 fu addirittura migliore, uno dei grandi vini prodotti a Montalcino nell'ultimo quarto di secolo. Ovviamente non ci si adagiò sugli allori, per cui la qualità non è stata mai in alcun modo trascurata a favore di una produzione maggiore: le bottiglie sono quelle che sono, così “chi primo arriva meglio alloggia”. E Salvioni è diventata una denominazione essenziale non solo in Toscana, ma nel quadro italiano nel complesso.