Il commercio internazionale e, in generale, il consumo hanno subito una forte battuta d’arresto nell’ultimo decennio. La crisi bancaria del 2008 e la crisi finanziaria e recessione che seguirono hanno avuto un decisivo impatto sul settore vinicolo anche nelle più prospere e sviluppate regioni d’Europa, nel Nord America ed nell’Estremo Oriente. L’ottimo vino, dopotutto, non è essenziale nelle spese di molte famiglie, ed anche quelle con più reddito disponibile tendono ad essere più caute nelle loro spese quando i tempi sono duri.

Certe zone e certe denominazioni, comunque, sono l’eccezione a questa regola, e non è certamente sorprendente che in Italia i più prestigiosi vini continuino a vendere ed offrire a nuove case la possibilità di  espandere la produzione o entrare sui mercati piuttosto rapidamente. In Italia queste denominazioni sono facili da identificare: Barolo e Brunello, che sono, rispettivamente, le più famose zone di espressione delle uve Nebbiolo e Sangiovese, varietà davvero significative. Un’area in cui tutto questo è molto evidente è Montalcino dove le vigne hanno raggiunto quasi gli 800 ettari per il Brunello ed altri 200 per il Rosso di Montalcino.

Vi è abbondanza, di conseguenza, di nuovi produttori e pochi hanno avuto un successo così immediato come le cantine di Querce Bettina di Vilma Sandra Barenghi. La crescita è stata rapida: costruzione del casale a metà degli anni ’90, piantando le vigne a Marzo 1999 e terminando la costruzione della cantine nel 2003. Le vigne sono situate a circa 450 metri dal livello del mare, un luogo eccellente nella sua freschezza sia serale che notturna, con una brezza regolare, che fa molto bene alle vigne. Sono molte le tenute a loro vicine e con nomi ben illustri come, tra i tanti, Poggio Salvi e Mocali.

Un contributo decisivo negli anni è stato dato dal consulente vinicolo Paolo Caciorgna ed i vini riflettono la consistenza setosa, la dolcezza della frutta e l’ampiezza sul palato che caratterizza il suo lavoro. Piccolo è bello: appena 6000 bottiglie di Brunello di Montalcino, 9000 di Rosso di Montalcino, ma sono senza dubbio di prima scelta.