Le origini della famiglia e della sua attività si trovano in Valtellina, attaccata al confine con la Svizzera, e da oltre 60 anni, questo paese confinante, in cui è difficile imbattersi in vini rossi dotati di una qualche struttura effettiva, apprezza molto i vini a base Nebbiolo, solidi e aromatici della Valle dell’Adda verso sud.
L’espansione dalla valle dell’Adda in Toscana ebbe inizio alla fine degli anni ’60 con l’acquisto dell’azienda La Madonnina a Greve in Chianti, ora una proprietà di 100 ettari a vigna, ma una seconda e altrettanto importante iniziativa ebbe luogo nel 1990 con l’acquisizione di Santa Venere, nella sottozona Poggiano di Montepulciano.
Qui, nell’area in cui, addirittura nel XVII sec, il poeta Angelo Redi dichiarava il locale Vino Nobile “di ogni vino il re” nel suo Bacco in Toscana, la famiglia si accinse a creare un vino superiore a base Sangiovese in questa parte calda meridionale della regione.
I Triacca amano scherzare sul fatto che, in quanto famiglia solidamente radicata nella propria montagnosa regione di origine, hanno sempre preferito proprietà situate in alto, nel costituire nuove aziende vinicole, e infatti Santa Venere si trova ad un’altitudine fra le più elevate nella denominazione del Vino Nobile di Montepulciano.
L'esposizioni sono eccellenti, comunque, e la maturazione delle uve in un’annata normale non è mai stato un problema.
Luca Triacca, che guida le operazioni, da tempo si avvale dell’assistenza esperta dell’enologo Vittorio Fiore, abile veterano, autore di alcuni fra i maggiori vini di Toscana sin dagli anni ‘70.
Il Vino Nobile è ovviamente il nucleo centrale e ve ne sono due versioni: il rotondo e fruttato Vino Nobile base, morbido e levigato, e il più possente Poderuccio, con appropriato affinamento nei legni piccoli di rovere.