Montalcino è una cittadina molto grande e di conseguenza non è una sorpresa che le vigne, che adesso si estendono dal confine più a nord fino a quello più a sud, crescano su una varietà veramente ampia di suoli, esposizioni, micro-climi ed altezze. Di conseguenza, producono anche una gamma di vini differenti: tutti con l’impronta comune del Sangiovese, una varietà d’uva piantata in tutta l’Italia centrale, ma che qui dà risultati senza pari.

La Tenuta Uccelliera di Andrea Cortonesi, di appena 6 ettari di vigne ma tutte in posizioni di prima scelta nei confini della cittadina, ha regolarmente e indiscutibilmente prodotto vini, in particolare un Brunello di Montalcino, di carattere distintivo e di alto livello e personalità. La proprietà fu acquistata nel 1986, le vigne furono piantate immediatamente ed i primi vini furono messi in vendita nel 1993; lo stile potente di questo Brunello richiede un invecchiamento lungo prima che il vino possa essere venduto, e la versione del Brunello di Cortonesi è sempre andata a gonfie vele, ricca di alcool, calda, saporita ed intensa nella sua interpretazione del Sangiovese. Lo stile è personale e rispecchia il lavoro in vigna e cantina, ma molto dipende anche dalla posizione dei suoi appezzamenti di vigne.

La tenuta è situata nella parte calda e soleggiata a sud di Montalcino ad un’altitudine relativamente bassa, se comparata con gli oltre 450 metri oltre il livello del mare dei vari altri produttori, ed il controllo attento dei raccolti ha reso questi vini, nella propria espressione, esemplari a Castelnuovo dell’Abate, la sottozona delle attività. L’uso abile dell’invecchiamento in quercia, che utilizza sia piccolo botti che più grandi barili, ha dato ai vini il loro sapore distintivo, ben controllato e mai sbilanciato, gli aromi e sapori del Sangiovese non sono mai mascherati o compromessi. E questo riflette l’inziale esordio professionale di Cortonesi, un maestro di cantina in una ben nota tenuta vicina. La maestria di Cortonesi col Sangiovese, comunque, non è affatto un limite, come dimostrato dal suo Rapace, un eccellente blend di Sangiovese e Cabernet Sauvignon, uno dei pochi esempi convincenti nell’intera zona.