Il terreno è una mistura di suolo vulcanico, dal vicino Monte Amiata, e sedimentario dal Mar Tirreno, lontano solo una breve distanza, che offre complessità e, nella sua tessitura rocciosa, garantisce un ottimo drenaggio. Un posto predestinato per vini interessanti e caratterizzati, ma la differenza in qualità, in questo caso, dipende dai proprietari e dalla squadra che hanno messo insieme.
Alberto Tanzini e la moglie Ksenia non sono coltivatori di professione bensì per inclinazione cioè per passione, e non sono neanche toscani. Alberto Tanzini è uno dei tanti italiani del nord (di Brescia, per la precisione) innamorati della Toscana e della vita della campagna della regione, mentre la sposa proviene dalla lontana Russia.
Si sono totalmente dedicati alla loro vocazione, e nel tempo, i risultati non si sono fatti attendere. Questo anche grazie ai professionisti di prim’ordine che hanno assunto: il winemaker Andrea Paoletti, che cominciò la sua carriera professionale oltre 35 anni fa in questa parte della Toscana, e gli agronomi Laura Bernini e Danny Shuster, quest’ultimo uno dei consulenti più ricercati al mondo nel campo.
Sei vini compongono la linea: due Morellino di Scansano di base che offrono un piacere di beva assoluto; la Riserva Roccapesta e il Calestaia, uno dei migliori vini della denominazione; e un 100% Pugnitello, una varietà di recente riscoperta che sembra aver trovato una vera e propria casa in questo luogo.