Barberino Val d'Elsa è un classico esempio di borgo dalla doppia personalità. Una parte del suo territorio si trova all'interno dei confini della denominazione Chianti Classico, mentre un'altra produce vini sotto quella di Chianti Colli Fiorentini. In questa zona, dove la tradizione vitivinicola ha radici antichissime, Vincenzo D'Isanto alla fine degli anni '70, animato da una grande passione per il vino e dal desiderio di creare un prodotto di personalità ed eleganza, acquistò la proprietà catastalmente denominata I Balzini.
Usato in Toscana per definire le piccole "balze" che morfologicamente caratterizzano il territorio, è già dal nome I Balzini che si possono intuire le peculiarità dei vigneti, in forte declivio; terreno drenante a base di sabbie gialle alternate ad argilla, notevole presenza di fossili marini, esposizione favorevole dei vigneti: soleggiati con decise escursioni termiche tra il giorno e la notte, siamo a 250 metri s.l.m. Qui D'Isanto impiantò anche vitigni alloctoni – Cabernet Sauvignon e Merlot – e, pur cominciando come semplice dilettante, ebbe la lungimiranza di affidare la vinificazione a un professionista esperto e capace, Giulio Gambelli, nativo di Poggibonsi, assaggiatore ed enotecnico di grandi vini toscani. Negli ultimi dieci anni la parte enologica è affidata all'enologa Barbara Tamburini mentre della parte agricola se ne occupa l'agronomo Roberto Lamorgese.
I vini de I Balzini riescono da subito a farsi notare nel panorama vinicolo guadagnando alti punteggi e premi tra Sommelier e esperti del settore ma è solo negli anni 2000 che questa peculiare realtà assume le caratteristiche tipiche di un’azienda strutturata e produttiva, quando la moglie Antonella decide di lasciare la propria attività professionale e dedicarsi con entusiasmo al mondo della viticoltura. Prima da sola, poi con la figlia Diana, l'impegno di Antonella si concentra sulla produzione di vini come forte espressione del territorio. Due Supertuscan caratterizzano la parte top level dell'offerta, bottiglie che competono davvero bene con le eccellenze della Toscana: I Balzini White Label, con Sangiovese e Cabernet Sauvignon e I Balzini Black Label, a base di Cabernet Sauvignon e Merlot. Nel tempo Antonella amplia la gamma di etichette con nuovi colori; rosa per il rosé (I Balzini Pink Label), verde per un vivace blend autoctono a base di Sangiovese e Mammolo, vinificato in acciaio (I Balzini Green Label), e rosso per un ben strutturato e facile blend affinato per breve tempo in barrique (I Balzini Red Label).
Alla cura per la produzione, sia in vigna sia in cantina, e all'attenzione maniacale per la qualità dei prodotti – dalle lavorazioni fino a ogni singolo tappo –, Antonella promuove anche l'adozione di pratiche a impatto ambientale zero. Agricoltura biologica, packaging ecosostenibile, uso di energie rinnovabili, una cantina a debito energetico zero. Il risultato, vini eccellenti, piacevoli e atti a garantire la salute dei consumatori e il rispetto per l'ambiente.
